400 modi(voti) per non lavorare e vivere felici

by Patrizio Cinque | luglio 17, 2012 7:30 pm

Questa storia è inventata …

La storia si svolge in un grosso centro siciliano i cui cittadini sono chiamati a votare colui il quale sarà il nuovo Sindaco. Siamo precisamente al ballottaggio. Da una parte e dall’altra ci si arrovella per convincere i candidati trombati perchè in cambio di un “posticino” possano portare voti utili alla causa.

Ce n’è uno in particolare, un candidato trombato che con i suoi circa 400 voti, non è riuscito a conquistare il seggio tanto desiderato. Tanto desiderato perché il nostro candidato trombato lavora lontanto dall’amata cittadina e sapete com’è, se San Giuseppe ci fa la grazia, conquisto il seggio e non devo tornare chissà dove a lavorare e poi chi se lo ricorda come si fa, e lo sappiamo tutti, il lavoro non è strada che spunta.
Il nostro “trombato” dovrebbe tornare dunque a fare il suo lavoro lontano dalla sua amata cittadina … dovrebbe, a meno che non intervenga qualcuno a trovare qualcosa che lo faccia restare a casa. E in effetti il miracolo avviene. Le elezioni si concludono. La cittadina ha un Sindaco e fin qui nulla di strano.

Poco più di un mese dopo le elezioni però si che succede una cosa strana, una cosa che farebbe gridare allo scandalo tutti i complottisti della bella cittadina. Ah questi complottisti … sono sempre demagogici, populisti e malepensanti.
Il nostro, già consigliere comunale nella sindacatura precedente e candidato capolista nelle file del proprio partito alle recenti elezioni amministrative, viene nominato membro del consiglio di amministrazione di un importante Consorzio intercomunale, eletto, con voto unanime, dall’Assemblea dei Sindaci che supervisionano il Consorzio stesso. Fra questi sindaci ovviamente c’era anche il neosindaco della bella cittadina.

Non è tanto il dubbio che tra sindaco e trombato sia stato fatto un patto a fare storcere il naso. A far storcere il naso sono le altre domande che sorgono spontanee:
- con tutti i giovani, gli esperti, le donne che potrebbero dare il loro contributo in termini professionalità all’interno del Consorzio perché dobbiamo pagare una persona che già lavora e che non ha probabilmente i meriti ed i titoli (se non i 400 voti) per ricoprire quel ruolo ? Questo esempio di clientelismo non è forse uno schiaffo ai tanti giovani e alle loro famiglie che cercano onestamente di trovare un lavoro ? Devono per forza candidarsi e poi barattare la loro dote di voti ?
- Perché non si fa una selezione pubblica per un Consorzio che gestisce soldi pubblici?

Questo è il ragionamento tipico dei partiti di oggi e sfortunatamente anche di molti siciliani che non vogliono fare nulla per cambiare la loro terra ed anzi a cui tutto questo va più che bene. Fortunatamente ci sono anche siciliani stufi di quello che accade, proviamo a cambiare queste regole perchè così non si può andare avanti.

… come detto questa storia è inventata, quindi ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è da considerarsi puramente casuale … ma siamo proprio sicuri che questa storia sia inventata ?

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