L’effetto Rocco Papaleo

Dal mese di Giugno in tv possiamo vedere il simpaticissimo e brillantissimo attore Rocco Papaleo suggerirci un piano di ripartenza. Secondo Papaleo, omeglio, secondo l’ENI, ideatore della campagna pubblicitaia, sarebbe bastato acquistare benzina e gasolio scontati di 20 centesimi per stare un po’ meglio. Così la maggioranza degli italiani si è messa diligentemente in fila davanti ai distributori Agip, ha riempito la tanica e qualche bidoncino dopo una o due ore d’attesa, ed ha goduto di week end fuori città. D’altronde, si sa, le compagnie petrolifere hanno a cuore il benessere della popolazione, le promozioni servivano a regalare svago a noi, povere vittime dello spread, incapaci di metterci al volante con quei prezzi esorbitanti. Ora che la bella stagione volge al termine, qualcosa inizia a puzzare di bruciato ( e a bruciare benzina di solito si si finisce male), qualcosa di cui magari in pochi si saranno accorti, presi dalla foga del sconto domenicale: la benzina e il gasolio sono ai massimi storici per il nostro paese. Grazie alla strategia di marketing, i rincari sono passati inosservati, in secondo piano. Sono bastate alcune gite fuori porta, targate Eni, per ignorare che dal lunedì al venerdì chi ha necessità di muoversi in auto è costretto a pagare quasi 2 euro per un litro di Benzina. Chi ha detto qualcosa su questo ? chi ha parlato di ciò ? Nessuno, sottolineo nessuno. Nessuno ha sospettato che si trattasse di una manovra ben orchestrata? I prezzi dei carburanti sono una piaga troppo grossa per una nazione i cui trasporti pubblici sono pressoché inesistenti, non esistono alternative energetiche ai derivati del petrolio. Non è possibile che supini si faccia il loro gioco, accettando con leggerezza i rincari in cambio dello sconticino domenicale, all’apparenza dolce caramella in realtà amara cicuta. Una nota di sincera amarezza va anche al fatto che il signor Papaleo si sia prestato come testimonial, ma di fronte alle cifre, offerte dagli sponsor, l’orgoglio personale può anche molto italianamente passare in secondo piano.

P.S. oltre a tenere d’occhio i rincari, vi consiglio di dare un’occhiata a questo video, che mostra l’impatto dell’Eni negli stabilimenti in Africa. Dopo, se lo desiderate, correte a fare il pieno.

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