A chi conviene se non vado a votare

by Patrizio Cinque | settembre 25, 2012 4:44 pm

Non sempre tutti i cittadini hanno potuto esercitare il diritto di voto. Al momento dell’unità d’Italia, poteva votare soltanto chi possedeva un certo reddito (il 2% della popolazione). In seguito vennero esclusi gli analfabeti. Dal 1919 il diritto di voto fu esteso a tutti gli uomini maggiorenni (suffragio universale maschile). Soltanto nel 1946 ebbero il voto anche le donne.

A chi conviene l’astensionismo elettorale?

Ai partiti conviene che l’elettore indeciso (o meglio indignato) stia a casa. In particolare in questo periodo storico, in cui il cittadino è stanco della mala politica e potrebbe rispondere con il voto di protesta o di proposta (dipende da che lato si guarda).

I partiti hanno le tessere con cui riescono a monitorare il numero dei probabili votanti.

Chi si vuole astenere, o vuole annullare il proprio voto, fa un favore ai partiti, perché difficilmente li voterebbe. Chi, infatti, avrebbe il coraggio di votare per chi in questi anni ci ha governati facendo della Sicilia una terra bruciata?

I partiti riceveranno 5 euro per ogni voto che riceveranno. Il Movimento Cinque Stelle li rifiuterà.

Abbiamo visto cosa fanno i partiti con i finanziamenti pubblici. Dal caso Lusi (Margherita-PD), passando per il caso Belsito-Bossi (Lega) ed infine per il caso Fiorito-Polverini(PDL). Insomma più che partiti, sembrano la banda della Magliana.

Tutti i partiti ricevono ed accettano i finanziamenti pubblici. L’unico ad avervi rinunciato è il Movimento Cinque Stelle.

Vi piacerebbe andare al ristorante e mangiare qualcosa che non avete ordinato? Vi piacerebbe se ordinassero per voi?
‎Qualcuno ha lottato per i nostri diritti, per quella libertà di scegliere liberamente chi ci deve rappresentare. Quando votiamo, votiamo anche per chi non ha diritto al voto, per i nostri figli. Il voto ha un valore inestimabile, esercitiamo questo diritto con parsimonia. E non limitiamoci al voto, con la delega non termina ma inizia la partecipazione alla gestione della cosa pubblica.

 Si vota solo il 28 ottobre. Andiamo a votare, adesso si può. Non lasciare il tuo destino ad un altro.

Votate per Voi

 

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