NO AL CIRCO CON ANIMALI!
L’unico animale al circo dovrebbe essere l’uomo.
A Bagheria dal 27 settembre al 1 ottobre ci sarà lo spettacolo del circo Togni con gli animali.
Non siamo contro l’arte circense e i lavoratori dei circhi, ma siamo contro ogni sfruttamento e maltrattamento di animali.
Boicottiamo il circo con gli animali ! (partecipa https://www.facebook.com/events/355377831214151/)
Esortiamo il Comune di Bagheria e gli Enti preposti a dare un chiaro segnale di civiltà negando i permessi al circo in questione e sollecitando i vigili urbani a sanzionarli se continueranno a trasportare animali per le strade di Bagheria oltre che per i manifesti abusivi affissi per tutta la città.
Nei circhi la crudeltà è di casa. Il circo è lo “spettacolo” più diseducativo del mondo. Gli animali sono privati della loro dignità. Agli animali del circo non è permesso esprimere i loro comportamenti naturali.
Gli animali in cattività dimostrano chiari segnali di comportamenti stereotipati anormali.
Gli esperti hanno identificato un grande numero di comportamenti anormali, tra i quali i movimenti ripetitivi privi di senso, il camminare avanti e indietro, movimenti veloci della testa dall’alto verso il basso oppure in modo ondulatorio, che si sviluppano in comportamenti più radicati.
Gli abusi sono parte della vita quotidiana per gli animali del circo. Gli animali sono costretti a vivere per 20, 30 o 40 anni chiusi in piccole gabbie o legati al suolo da una catena lunga 1.5-2.5 metri.
Gli animali sono costretti a vivere in queste condizioni per 20, 30 o 40 anni.
Gli animali sono picchiati ferocemente e sottoposti a scosse elettriche. Gli elefanti sono picchiati con dei bastoni con uncini metallici. Per far alzare alternativamente le zampe ad un orso si utilizzano piastre e pungoli elettrici (nel passato erano braci ardenti). Per far “sorridere” un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone. Il famoso sorriso che lo scimpanzé rivolge all’addestratore, non è altro che una smorfia di ansia e tensione (parola di Desmond Morris, il più famoso etologo vivente). L’addestramento avviene condizionando i comportamenti degli animali grazie alle violenze fisiche e/o psichiche. Alcuni circhi come gli australiani “Flyng Fruit”, i canadesi “Cirque du soleil”, i francesi “Les Colporteurs”, gli americani “Minimus”, hanno scelto di non utilizzare più gli animali.
Il circo senza animali è la direzione da seguire, l’unica in sintonia con una società che si autodefinisce civile. Se volete rendervi conto di quale razza di barbari veramente noi siamo, dovete soltanto entrare nella tenda di un serraglio ambulante. La crudele bestia feroce non è dietro le sbarre, ma davanti! Axel Munte (noto medico e scrittore svedese).