Compostiamoci Bene

Nell’ambito della criticità relativa allo scottante tema dei rifiuti solidi urbani, Vi presentiamo una rubrica che si prefigge lo scopo di diffondere la tecnica del compostaggio domestico.

Tale tema, che è parte integrante della strategia “Rifiuti Zero” ideata dal prof. Paul Connet, consente di operare la riduzione a monte dei rifiuti umidi prodotti in ambito domestico. Abbiamo creato questa serie di articoli di approfondimento, allo scopo di diffondere questa pratica e di informare coloro i quali intendono iniziare a praticarla e iniziare dare cosi il loro contributo al cambiamento culturale relativo alla gestione dei rifiuti, nel rispetto dell’ambiente.

Con questo primo articolo introdurremo la tematica, in seguito daremo tutte le istruzioni ed i consigli per realizzare da soli la propria compostiera e produrre da soli il proprio compost.

Il Compostaggio Domestico

Il compostaggio domestico è una semplice pratica con cui ogni cittadino può gestire in proprio il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti in ambito domestico, nonché i residui della manutenzione di piante ed arbusti presenti nei nostri cortili, terrazzi e balconi, trasformandoli in terriccio fertile per il terreno, per la coltivazione di piante ed alberi.

Oltre il 30% delle immondizie che produciamo ogni giorno è infatti costituito da materiale organico e la soluzione più ecologica e meno costosa per smaltire e riciclare questa frazione biodegradabile di rifiuti urbani, è proprio rappresentata dal compostaggio.

Com’era                                                                                                   Com’è

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Tecnicamente si tratta di un processo biologico aerobico (avviene in presenza di ossigeno) e controllato dall’uomo, che porta alla formazione di humus fertile, ovvero di terriccio ricco di elementi nutritivi (il compost), a partire dalla decomposizione e dall’umificazione di residui vegetali sia verdi che legnosi o anche di origine animali, mediante l’azione di macro e microrganismi come batteri e funghi, che sono normalmente presenti nel terreno e negli scarti di prodotti organici.

Con questa pratica viene imitato ed accelerato un processo di decomposizione aerobica, che avviene spontaneamente in natura ad opera di microorganismi che agiscono in ambiente umido, in presenza di ossigeno ed in presenza di scarti organici ben miscelati, trasformando le molecole organiche delle quali sono fatti, in composti più elementari come acqua, sali minerali e anidride carbonica.

Il processo si evolve attraverso due fasi: la bio-ossidazione, che degrada le componenti organiche degli scarti e la successiva maturazione, in cui continua il processo di demolizione delle sostanze complesse fino alla loro stabilizzazione con la formazione del compost. Il fatto che il processo biologico sia aerobico, garantisce l’assenza di putrefazione dei nostri rifiuti, con la conseguenza che la corretta pratica del compostaggio, non genera la formazione di cattivi odori e risulta assolutamente igienica per le persone. A differenza dei normali processi di decomposizione naturale, il compostaggio domestico avviene in tempi più brevi perché favorito dall’equilibrio si elementi chimici della materia coinvolta, dal sistema di raccolta e da opportuni accorgimenti nello stoccaggio dei prodotti immessi, ottimizzando le condizioni di sviluppo dei macro/microrganismi.

Il compost prodotto può essere utilizzato come fertilizzante per piante ed orti o per la fertilizzazione dei prati. Il suo utilizzo migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (azoto), in quanto ricco di sostanza organica. E’ confermato inoltre in campo agronomico che il suo utilizzo mescolato al terreno come attivatore biologico, aumenta la biodiversità della microflora nel suolo, migliorandone le caratteristiche.

Perché è importante compostare?

Il compostaggio domestico rientra tra le “buone pratiche” per la riduzione a monte della produzione di rifiuti urbani. E’ un’attività che prospetta diversi vantaggi:

  • recuperiamo il rifiuto organico direttamente a casa nostra riducendo del 30% circa i rifiuti destinati allo smaltimento
  • di conseguenza, eliminando la frazione umida putrescibile, conferiamo nei cassonetti dei rifiuti che andranno in misura minore a decomporsi, creando gradevoli odori
  • riduciamo l’impatto ambientale delle attività di smaltimento dei rifiuti, quali il trasporto su gomma dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica o impianto di trattamento
  • contribuiamo ad un ambiente migliore ed una città più pulita e salubre
  • trasformiamo degli scarti organici, normalmente voluminosi e biodegradabili, in terriccio fecondo che può essere utilizzato come fertilizzante ecologico per le nostre piante ed alberi, limitando il ricorso all’uso di fertilizzanti chimici
  • diminuendo il volume di rifiuti che conferiamo, andremo meno di frequente a conferire i nostri sacchetti di rifiuti, con conseguente risparmio del nostro tempo
  • la possibilità di ottenere in futuro uno sconto sulla TARSU nel momento in cui verrà modificato il regolamento comunale sulla tassa.

Con la tecnica del compostaggio favoriamo quindi un ciclo naturale, che consente di far ritornare alla natura, i prodotti che la natura stessa ci dona; significa attuare un processo virtuoso che ci consente di preservare la biodiversità e la ricchezza naturalmente presente nell’ambiente che ci circonda.

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 Quali rifiuti compostare

 

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Link alla seconda parte: http://www.ilgrillodibagheria.it/blog/2012/12/compostiamoci-bene-2-0/

 

P.S: Il MoVimento 5 Stelle di Bagheria vi aiuterà a costruire le vostre compostiere  grazie al progetto “Compostiamoci Bene” di prossimo lancio. 

Dario Ingrassia 

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Commenti

  1. GIOVANNI scrive:

    NON C’è LA FACCIO PIU’ A PAGARE 600EURO PIU MUTUO PIU IMU PIU LUCE, CON UN LAVORO PRECARIO IN CIG.