Bilancio di previsione: la votazione salva poltrone

Durante l’ultima seduta del consiglio comunale abbiamo assistito all’ennesimo spettacolo di una politica assente, sorda e bieca; inermi spettatori davanti ad una rappresentazione teatrale a tratti anche volgare e irridente, fatta di scontri ed accuse reciproche, a cui i nostri politici in questi anni ci hanno fin troppo abituato.

Premettiamo che, se non avesse approvato il bilancio di previsione, il Consiglio comunale  sarebbe stato commissariato e quindi sciolto.

Il bilancio è stato approvato con soli 9 voti favorevoli.

Hanno votato favorevolmente i consiglieri Giovanni Amari, Massimo Mineo, Giacomo Raspanti (l’Altra Bagheria), Antonino Arena (autosospeso FLI), Angelo Bartolone (FLI), Gaetano D’Agati (indipendente), Marco Sciortino, Antonio Scaduto e Caterina Vigilia (UDC).

Quattro si sono astenuti, Pietro Pagano, Emanuele Tornatore, Daniele Vella del PD e Antonio Passarello dei Democratici per Bagheria.
Tre i consiglieri contrari: Domenico Prestigiacomo di Bagheria Popolare, Francesco Gurrado e Maurizio Lo Galbo PID. Questi ultimi due, però, avevano votato favorevolmente per la delibera sul piano di riequilibrio. Che abbiano  le idee confuse? Visto che l’approvazione del bilancio è propedeutico al piano di riequilibrio

Oltre a chi, astenendosi, forse perchè confuso, ha evitato di assumersi delle responsabilità, c’è anche chi magicamente è sparito al momento di votare.
E’ strano, eppure chi è sparito si è dimostrato nelle arringhe, dal pulpito del consiglio, di essere contrario all’approvazione del bilancio. Perchè non hanno votato? Perchè sono usciti dall’aula?

Facciamo i conti…

Pietro Aiello, Paolo Amoroso, Pietro Di Quarto, Domenico Di Stefano, Gino Di Stefano, Rosario Giammanco, Filippo Maggiore, Antonino La Corte, Angelo Puleo: questi consiglieri erano presenti il giorno precedente in aula, e secondo quanto da loro enunciato sul pulpito, difficilmente avrebbero votato a favore del bilancio. Gino Di Stefano e Rosario Giammanco, in particolare, sempre molto agguerriti, si sono dileguati al momento di votare.

Coi loro voti il bilancio non sarebbe stato approvato e quindi sarebbero andati tutti a casa.

Vuoi vedere che era tutto calcolato?

Attendiamo la pubblicazione del bilancio di previsione per entrare nel merito dei contenuti tecnici, nel frattempo ci chiediamo come mai molti consiglieri abbiano preferito non esprimersi o addirittura non partecipare, non assumendosi una responsabilità politica a cui erano stati chiamati.

La risposta per noi è fin troppo semplice, ma lasciamo che anche i cittadini si interroghino…

P.S. Vorremmo lanciare un annuncio, un avviso. Ci sono alcuni consiglieri, come Lo Cascio, D’Amato, Prestigiacomo Antonio, che non si vedono da un bel po’ in Consiglio. Se li vedete in giro, o avete la possibilità di contattarli, fategli sapere che sono stati eletti per fare il loro dovere e non per battere la fiacca.

Aggiornamento:
Ci riferisce il consigliere Lo Cascio che in quei due giorni di Consiglio comunale stava male.
Attendiamo news riguardanti gli altri assenti.

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Commenti

  1. Saro Rosario Di Paola scrive:

    Stavolta vi do pienamente ragione.
    Sono anni che conduco sul web certe battaglie ma forse è necessario un sit-in continuo e perenne (all’americana) davanti il Municipio per chiedere le dimissioni dei consiglieri comunali, degli assessori e del Sindaco per manifesta incapacità politica/amministrativa.
    Mi chiedo per quale motivo dobbiamo ancora pagare questa gente inefficiente e pericolosamente improduttiva.

  2. Domenico Mastrolembo Ventura scrive:

    Cari concittadini, io spero che il nostro M5S regionale debba mettere mani alla legge di riforma per un testo unico sugli Enti Locali Siciliani non soltanto nell’ambito delle province, ma in particolare nell’attenzione del costo della gestione del costo della politica del funzionamento dei Consigli e giunte degli Enti Locali.
    Per me il vero costo di gestione è il costo della politica in genere, ma una spesa di circa 600 mila euro per un costo di un comune di appena circa 3000 abitanti.
    signori consiglieri che non sono presente “ARTIFICIOSAMENTE” perché non vogliono prendersi delle responsabilità in alcune grosse problematiche dell’attività istituzionale dell’Ente, quale il documento programmatico dell’Ente , mi sempre che la propria dignità è solo la “DIMISSIONI”.

    Domenico