Il centro per l’impiego è di nuovo a Palermo: ma l’amministrazione cosa fa?

MovimentoEra gennaio quando, insieme ad altri movimenti ed associazioni del territorio, il M5S di Bagheria si muoveva con proposte e proteste per riavere il CPI a Bagheria, ( http://www.ilgrillodibagheria.it/blog/2013/01/il-centro-per-limpiego-di-bagheria-va-riaperto/ ) trasferito tra il più assoluto silenzio di un’ amministrazione incapace di dialogare sia con i cittadini che con le altre istituzioni.

A seguito delle lamentele, della lettera a firma dei cittadini e dell’intervento del nostro deputato On. Salvatore Siragusa, si era riusciti a far sì che il CPI venisse ospitato presso i locali dell’ANFE, con la promessa che si sarebbe cercata una sede stabile.

Si paventò, dunque, l’ipotesi che il CPI potesse essere allocato presso l’ex Opera Pia di Santa Flavia, prevedendo una partecipazione nel pagamento dell’affitto  anche degli altri comuni che hanno sempre usufruito negli ultimi anni dei servizi dell’ufficio di collocamento. Dopo poco più di tre mesi  siamo di nuovo al punto di partenza: l’ANFE chiude per sciopero e il CPI torna a Palermo.

Succede poi che se si mantiene alta l’attenzione mediatica sui problemi, le varie amministrazioni sembrano interessarsi,ma non appena questa cala tutta la propositività finisce nel dimenticatoio.

Si preferisce lasciare tutto com’è, piuttosto che risolvere i problemi alla radice o evitare quanto meno di ripetere gli stessi errori.

Il CPI torna a Palermo e a farne le spese sono sempre e solo i cittadini, i quali continuano a pagare ancora, senza saperlo, l’affitto per i locali in Via Consolare che non sono ancora stati sgombrati, per un servizio che difficilmente riceveranno, almeno per ora.

A questo si aggiunge la notizia dell’apertura del Corso Umberto nelle ore notturne fino alle 9,00 del mattino, senza che neppure sia stato tentato un minimo intervento politico o di sviluppo della zona; i rifiuti che sommergono la città e le strade segnate dalle buche che assumono sembianze di crateri, rendendo Bagheria più somigliante a un ibrido tra Bellolampo e i Grand Canyon  che alla Città delle Ville.

A questo punto pensiamo che questa amministrazione abbia ancora una possibilità di fare qualcosa di buono e di positivo per la nostra città durante il suo mandato: dare le dimissioni!

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A seguito della chiusura del Centro per l’Impiego di Bagheria, abbiamo interpellato l’Assessore regionale al ramo, Bonafede. Si è convenuti che da parte sua non sussistono impedimenti alla permanenza del CPI a Bagheria, ma che la cosa potrebbe verificarsi se il Comune di Bagheria mettesse a disposizione una sede.


Da quello che ci è dato sapere, i comuni serviti dal CPI avrebbero concordato di spostare la sede a Santa Flavia. E’ vero non è Palermo, ma se così fosse, Bagheria per l’ennesima volta si vedrà privata di un servizio. Bagheria continua ad impoverirsi giorno per giorno. L’Amministrazione mettendo a disposizione una sede, potrebbe evitare che ciò accada.

MoVimento 5 Stelle Bagheria
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