Voto di  scambio: istruzioni per l’uso.

Dalle prossime elezioni amministrative i siciliani potranno esprimere due preferenze: una per un candidato uomo ed un’altra per una candidata donna. Una norma creata per facilitare l’accesso delle donne alle cariche elettive ma che nella sua attuazione presta il fianco a un pericolosissimo vulnus: le due preferenze si dovranno esprimere in un’unica scheda.

Questa crepa potrebbe fare il gioco dei vari collettori locali delle preferenze, abilissimi a creare ticket di candidati uomo – donna per tracciare la provenienza del voto.

Si rischia addirittura di sfiorare l’assurdo.

Nel caso in cui il voto per la candidata donna dovesse risultare nullo, il voto per il candidato uomo rimarrebbe comunque valido.

Volendo si potrebbero anche impartire l’ordine di annullare la seconda preferenza, controllando i pacchetti di voti delle clientele. Una crepa pericolosa soprattutto in Sicilia, regione nota per lo strapotere del voto di scambio perpetuato in tutte le sue forme, arma in più per la mafia.

Il Movimento 5 stelle ha tentato di porre rimedio con la proposta di istituire un seggio unico in ogni comune, o con l’introduzione di una doppia scheda che avrebbe di fatto annullato il rischio del controllo del voto. Queste proposte sono rimaste inascoltate.

Il disegno di legge, che di fatto potrebbe favorire il voto di scambio e le infiltrazioni mafiose nella politica, è stato votato favorevolmente da PDL e centrodestra, dal PD, dall’UDC e dalle liste che sostengono Crocetta.

VERGOGNA

Cittadini bagheresi, fate attenzione. Questi esemplari di politici finti perbenisti, sfilano alla marcia contro la mafia, si riempiono la bocca di belle parole ispirandosi a Borsellino o a P. Puglisi, e poi approvano leggi che potrebbero favorire il voto di scambio e la mafia.

Sono in mezzo a noi e stanno nei Partiti. Fate attenzione al PD, all’UDC, al Megafono e al PDL: mangiano tutti dallo stesso piatto, quello dei cittadini.

“E non ci lasceremo mai…. abbiamo troppe cose insieme. Se ci arrabbiamo poi…. ci ritroviamo poi un corpo e un’anima.” (cit. inno dei partiti)