COINRES: l’assessore regionale Marino risponde dopo intervento in aula del deputato Salvatore Siragusa

assessoreL’assessore regionale all’Energia e Servizio Rifiuti, Nicolò Marino, chiarisce le intenzioni del governo regionale sulla questione COINRES, a seguito di specifico intervento in aula del deputato bagherese Salvatore Siragusa, il quale ha evidenziato il rischio di emergenza sanitaria nei comuni aderenti al consorzio, in particolare a Bagheria.

Il Movimento 5 Stelle aveva già presentato specifica interpellanza con oggetto “Misure in ordine alle numerose irregolarità e alle infiltrazioni  della criminalità organizzata nella gestione del COINRES”, per il quale Marino si è riservato di entrare successivamente nel merito.

In particolare il Movimento 5 Stelle ha chiesto al governo regionale di:

  • sollecitare il Ministero di Giustizia per verificare se sussistano le  condizioni normative per disporre l’accesso ispettivo antimafia al Coinres come disciplinato dagli  artt. 143 e 146 del decreto legislativo n. 267 del 2000, attese le disfunzioni nella gestione del  servizio, generate da una numerose irregolarità, e le infiltrazioni della criminalità organizzata nella  gestione del Coinres, accertate anche dalla Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse  al ciclo dei rifiuti, con la conseguente, costante interruzione di un accettabile livello del servizio di  smaltimento dei rifiuti nei comuni del comprensorio interessato;
  • a mettere in atto provvedimenti nei confronti del Coinres al fine di  evitare che i contribuenti dei Comuni del comprensorio interessato siano vessati ulteriormente da un  incremento della pressione fiscale per l’erogazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a fronte dell’assenza sostanziale di tale servizio;
  • a verificare se il commissario liquidatore pro tempore del Coinres abbia avviato le procedure di messa in mora dei condannati Loddo e Granata, al fine di assicurare l’immediato risarcimento dovuto ai Comuni soci del Coinres».

L’assessore regionale per l’energia e i servizi di pubblica utilità Giosuè Marino ha così risposto a seguito dell’intervento in aula del deputato Salvatore Siragusa:

 

Su una vicenda così delicata che, peraltro, ci occupa quasi quotidianamente con riferimento appunto agli operai per i quali è stato interrotto il rapporto lavorativo, è in corso un approfondimento da parte del dipartimento regionale acque e rifiuti, e vi è anche abbinata una vicenda abbastanza delicata che io appunto ho avocato a me per poter dare una risposta più completa ed esauriente possibile.  Intervengo per rassicurare l’onorevole Siragusa, per quanto riguarda la vicenda del Coinres; proprio per la soluzione di vari problemi, ho tenuto diversi incontri pur essendoci una competenza della regione per quanto riguarda i 190 ex dipendenti, però, appunto per la sensibilità che il Governo ha sempre dimostrato per quella che mi appartiene, e penso che almeno dell’impegno mi si può dare atto, abbiamo cercato di fare il possibile, indicando anche le strade giuridicamente percorribili, anche agli altri interlocutori, non solo al Commissario del Coinres, ma anche ai signori sindaci che compongono il gruppo di lavoro.  Mi sono reso conto che in molte occasioni si fa più, scusate se uso questo termine, un gioco da vecchia politica piuttosto che l’interesse che tutti cerchiamo di conseguire. Fra l’altro, su quella vicenda c’è stato anche l’intervento della magistratura, come voi sapete, quindi avevo prospettato la necessità di porre uno iato fra la vecchia e la nuova gestione. Iato che poteva essere costituito ahimé con continui ritardi, dalla costituzione delle società di regolamentazione perché questo avrebbe consentito anche secondo le indicazioni che abbiamo dato unitamente al Presidente, in una riunione che si è tenuta proprio presso il Palazzo d’Orléans, la possibilità di creare nuovi contratti e un bacino dove far confluire, momentaneamente, queste persone che, sapete, secondo anche la legge 9 del 2010, di per sé dovrebbero rimanere senza occupazione, ma noi non accettiamo questa logica. Ho determinato, ed ho parlato proprio con il direttore del dipartimento, che questa situazione di permanenza degli ATO compreso quindi anche il Coinres, non è più sostenibile perché, mi sono reso conto, anche dalla costituzione di Comitati liquidatori, che c’è una resistenza eccessiva al cambiamento e secondo le disposizioni di legge una volta costituite le società di regolamentazione che ancora sono in ritardo, solo 6 ne sono state costituite fra le 18 previste, provvederemo immediatamente ai commissariamenti e all’adozione della liquidazione unica perché così è previsto e così finisce questa possibilità di gestione che, comunque, cerca in tutti i modi di proseguire e quindi io ritengo e do assicurazioni perché su questo siamo assolutamente determinati che entro luglio tutta questa procedura che compete la gestione degli ATO dovrà finire. La fase liquidatoria durerà per quello che è previsto, ma sarà una liquidazione unica, così come previsto dalla legge, e non ci sarà più alcuna possibilità di gestione, perché si sta creando veramente un disastro. Addirittura ci sono degli ATO che ancora cercano di convincere i vari sindaci dei Comuni di bandire una sorta di gara informale, ormai ne sento di tutti i colori, veramente, e non è più sostenibile questa situazione. Però, ecco, quella collaborazione che più volte ho chiesto, a molti amministratori, in molti casi purtroppo non l’ho avuta ed è anche la ragione del ritardo, comunque, noi porremo fine alla gestione degli ATO”.

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