“IL VALORE DELLA COERENZA NELLA LOTTA AI PRIVILEGI” BOCCIATA MOZIONE SU ABOLIZIONE PENSIONI D’ORO

pensioni d'oro defSiamo da tempo abituati ad una politica che dice nelle piazze di voler  lottare contro i privilegi, stabilire un sistema di equità sociale, e che poi, finita la campagna elettorale, dimentica quanto ha detto e sceglie di fare altro.

“Se in ogni circostanza non riferirai ogni tua azione al fine naturale, ma compirai scelte e rifiuti con secondi fini, le tue parole e le tue azioni non saranno tra loro coerenti.” diceva Epicuro.

E’ proprio quello che è successo l’8 gennaio alla Camera.

Il Movimento Cinque Stelle ha presentato una mozione che affrontava il tema delle «pensioni d’oro» che è stato più volte oggetto del dibattito politico e più volte i partiti hanno detto di voler abbassare queste pensioni, frutto di un intollerabile privilegio in un periodo di crisi.

Ebbene questa mozione prevedeva, uniformandosi alle indicazioni della Consulta espresse con le sentenze n.223 del 2012 e n.116 del 2013, di abbassare le pensioni d’oro e contemporaneamente di aumentare di 518 euro annui le pensioni minime.

Risultato? Tanti bei proclami da parte di tutti in tutte le sedi: dai social network ai talk show, dalle piazze ai giornali. Si, solo proclami. La Mozione è stata bocciata. Unici favorevoli: i portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera.

La coerenza, per noi, rappresenta un valore e stabilire un sistema di equità sociale redistribuendo la ricchezza risulta una necessità davanti ad una comunità che non riesce più ad arrivare a fine mese.

La politica, quella con la P maiuscola, deve passare dalle parole ai fatti.

Deve fare comprendere di stare dalla parte dei cittadini, dalla parte di chi soffre, di chi oggi vive in una condizione di precarietà e non riesce più a pagare neppure le bollette.

E’ necessario fare una scelta di campo. Decidere quali sono i soggetti da difendere.

La politica parolaia che dice una cosa per poi fare tutt’altro non serve più.

Non serve al Paese. Non serve alla gente. Non serve decidere di fare il condono sulle slot, non mettere i tetti agli stipendi d’oro e non tagliare le pensioni d’oro.

Quale Italia immaginiamo? Quali spaccati della società vogliamo difendere? Quale Italia stiamo costruendo?

I nostri portavoce hanno scelto di interpretare le ragioni di una base che soffre, che elemosina considerazione, che urla per la disperazione, che si indigna davanti alla tutela dei soliti noti, e piange perché non sa come continuare a vivere.

E’ questa la cittadinanza alla quale abbiamo scelto di dare voce. E lo faremo, ancora, con gli atti futuri consapevoli che saremo isolati. Che quegli atti verranno bocciati per squallidi giochi di potere. Perché in questo momento, per loro, è più importante demolire il Movimento Cinque Stelle che dare la speranza di un futuro migliore e di un’Italia più giusta.

“Non abbiamo paura delle parole dei violenti ma del silenzio delle persone oneste” M.L.King

Versione Stampabile