Cominciati i lavori sulla rete fognaria di via Amalfi ad Aspra

via amalfi collageIeri mattina, in via Amalfi ad Aspra, è cominciata un’operazione di scavo per ripristinare l’uso dei pozzetti fognari preesistenti, visto che la settimana scorsa la solita operazione di spurgo non aveva portato alcun risultato. Sembra che, dopo le varie lamentele dei cittadini e a seguito anche dell’esposto presentato dal MoVimento Cinque Stelle Bagheria, attraverso il portavoce all’Ars Salvatore Siragusa, indirizzato alla Procura, ai Carabinieri, alla Polizia e all’ARPA, per attenzionare la situazione igienico-sanitaria di via Amalfi ad Aspra, il Comune abbia richiesto di far partire questa prima azione –che comprende anche l’aggiunta di nuovi tombini- per fare in modo che i cittadini possano vivere in una situazione igienico-ambientale adeguata.
Finita questa prima fase, dovrebbero iniziare ulteriori lavori sulla rete idrico-fognaria in questione.
Siamo lieti che si siano cominciati a muovere i primi passi per la risoluzione di questo problema, che se non fosse stata attenzionata nel modo adeguato, avrebbe continuato a portare gravi danni alla salute e alla vivibilità dei cittadini che vi abitano e non solo.

Presentato un esposto per fare luce sulle carenze igienico-sanitarie di Via Amalfi

liquami e logoIl MoVimento cinque stelle Bagheria, attraverso il portavoce all’ars Salvatore Siragusa,  ha presentato un esposto, indirizzato alla Procura, ai Carabinieri, alla Polizia e all’ARPA, per attenzionare la situazione igienico-sanitaria di via Amalfi ad Aspra e cercare di risolvere il problema.

In questi giorni di protesta gli attivisti bagheresi non si sono limitati a stare vicini alla popolazione residente, ma hanno interpellato i vari attori istituzionali della vicenda e parlato con diversi abitanti della zona. Quindi oltre ad aver appurato lo stato di carenza igienico sanitaria della via, hanno avuto modo di constatare la totale carenza della rete idrico-fognaria dovuta sì a qualche difetto strutturale ma soprattutto a degli scarichi sospetti che non dovrebbero finire nelle fogne cittadine.

Nell’esposto si rileva infatti che “l’ostruzione che è idonea a comportare gravi danni alla Salute è ascrivibile a resti non compatibili a tracce di origine umana”.