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Sta a noi non essere la mafia!
Ogni tanto qualche vecchio amico pugliese come me, o conosciuto in altre zone d’Italia, mi chiede come sia vivere in Sicilia. E’ una domanda difficile che spesso glisso con una battuta, ma alla quale penso da ieri sera.
Pochi lo sanno, ma ieri era il mio quarto anniversario dal trasloco in questa terra: quattro anni di cui 3 vissuti tra Catania e la sua provincia, e uno qui a Bagheria. Quattro anni di cui quasi uno intero passato a fare porta a porta tra la province di Catania, Caltanissetta ed Enna, in ogni minuscolo paesino, tutti i giorni, casa per casa. Posso affermare, ormai, di conoscere questo territorio meglio di chi ci vive da sempre, senza però spostarsi mai.
Il M5S di Bagheria segnala incongruenze al DDAntimafia di Palermo
Il Movimento Cinque Stelle di Bagheria ha inviato una nota al DDA di Palermo per i gravi fatti inerenti il cimitero di Bagheria.
Di seguito la segnalazione inviata.
“Nel corso della nostra attività politica abbiamo ravvisato delle anomalie che, dal nostro punto di vista, potrebbero essere concatenate alla vicenda di cui la stessa DDA si sta occupando, relative al Cimitero Comunale di Bagheria. Per questo motivo, visto che il numero dei loculi del Comune era inidoneo a contenere tutte le salme, abbiamo proposto accesso agli atti con prot. nr. 10554 del 19 febbraio 2014 con il quale chiedevamo al dirigente, dott.ssa Laura Picciurro, e agli altri soggetti in epigrafe, di fornire:
- copia della Convenzione siglata dal Sindaco tra l’Amministrazione del Comune di Bagheria e la Confraternita SS. Sacramento;
- copia delle comunicazioni scritte intercorse tra l’Amministrazione e la ditta S.I.T.I.C., impianti tecnologici ed opere edili, che, vincitrice di un bando di gara, non aveva espletato i lavori e chiedeva all’Amministrazione comunale di iniziare i lavori o, in alternativa, quantificava il danno per 2.500.000 euro;
- copia del parere dell’avvocato Stallone sulla convenzione con la Confraternita SS. Sacramento.Gli atti richiesti sono stati chiesti al fine di far emergere sia le motivazioni che hanno impedito l’ampliamento del cimitero comunale sia le ragioni per cui si è provveduto a stipulare la convenzione tra il Comune e la Confraternita SS. Sacramento.
Mancati lavori al cimitero: un favore alla mafia?
Vista la grave situazione degli ultimi giorni riguardo il cimitero di Bagheria, il Movimento Cinque Stelle ha formulato richiesta di accesso agli atti al Comune per far luce sulla vicenda.
Al riguardo sono emerse interessanti informazioni: nel 2007 è stato approvato un progetto di ampliamento, che vede come ente promotore una ATI, con capofila la ditta S.I.T.I.C., ma da allora il progetto – passato al vaglio dell’Amministrazione Lo Meo e Sciortino – non ha trovato esecuzione.
Visto lo stato di cose, il 25.10.2013 la S.I.T.I.C. ha inviato una nota al sindaco Lo Meo per avere chiarimenti sull’iter da adottare per riavviare la procedura di gara, ma a questa richiesta non è pervenuta NESSUNA RISPOSTA.
L’Amministrazione comunale con il disinteresse mostrato, forse dovuto al venir meno di un interesse pubblico o a causa di sopravvenute problematiche o INTERESSI diversi, ha portato la ditta ad avviare un iter per il recupero delle spese di progettazione, oltre al risarcimento del danno subito per un valore di circa 2,5 milioni di euro.
Questo ampliamento, a quanto pare, non sarebbe più possibile a causa di una mancata conformità urbanistica non prevista nel nuovo PRG.
A questo punto la domanda sorge spontanea: perchè, viste le necessità dell’Ente, i pareri di conformità alla realizzazione dell’opera, una gara espletata e vinta, la conformità urbanistica non è stata prevista in fase di redazione del PRG?
Perché l’Amministrazione non si fa carico di predisporre una variante al PRG visto che la necessità di ampliamento del Cimitero è vista come urgenza da tutto il Consiglio?
Con i lavori di ingrandimento del cimitero, questa drammatica e biasimevole situazione si sarebbe potuta evitare. Perché allora questa inadempienza? Sarà CASUALE?
Ai Bagheresi la risposta.
Paolo Borsellino: Il coraggio di Guardare. Ascoltare. Parlare.
Il 19 Luglio non è una semplice data commemorativa. Il 19 Luglio non ha soltanto perso la vita un uomo straordinario, un giudice convinto che la forza della legge potesse sconfiggere la legge della forza, quel 19 Luglio del 1992 è l’Italia intera ad aver perso qualcosa. Dicono che Paolo Borsellino era un eroe, Paolo Borsellino era un uomo, come noi, con occhi, orecchie, bocca e quante volte noi tutti abbiamo avuto il coraggio di usare quegli occhi, quelle orecchie, quella bocca? Quante volte abbiamo avuto il coraggio di guardare, ascoltare e parlare.