Taci!
Piccola rivisitazione della Pioggia nel Pineto di D’Annunzio, riadattata a Bagheria.
Taci. Su le strade
Del corso non vedo
Rispetto delle tradizioni
Paesane, ma vedo
Vergogne più nuove
Che mandan il turista
Lontano.
Guarda. Brucia
Il Monte Catalfano
Brucia le mie narici
Straziate ed arse
Brucia i pini
Scagliosi ed irti,
Brucia i prati,
divini,
brucia la verde
distesa.
Guarda.
La villa nasconde
La splendida costa,
Mongerbino offende
Verso Aspra affacciata.
Vedi?
Un tempo la Conca
D’oro.
Oggi, stanca
La campagna non sfama,
arranca.
Le ville lasciate
All’incuria,
La porta del Vento
S’è chiusa.
Brucia i nostri volti
Sfiancati,
brucia le nostre mani
nauseate,
brucia i nostri investimenti
sinceri,
brucia i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
sulla Città bella
che ieri
ci illude, oggi ci illude,
O Bagheria.