E se un giorno la Sicilia diventasse un’Isola a 5 Stelle?

Volevo scrivere qualche parola in merito all’Associazione “Comuni Virtuosi”, ma leggendo l’art.4 dello Statuto, penso di non poter trovare parole migliori per raccontare di questo lodevole progetto, quindi mi limito a riportarlo di seguito:

“I Comuni che aderiscono all’Associazione ritengono che intervenire a difesa dell’ambiente e migliorare la qualità della vita, e tutelare  i Beni Comuni, intesi come beni naturali e relazionali indisponibili che  appartengono all’umanità, sia possibile e tale opportunità la vogliono vivere concretamente non più come uno slogan, consapevoli che la sfida di oggi è rappresentata dal passaggio dalla enunciazione di principi alla prassi quotidiana.

Le finalità statutarie riguardano in particolare l’impegno a:· aspirare ad una ottimale gestione del territorio, all’insegna del principio ispiratore del “no consumo di suolo” (Opzione cementificazione zero, recupero e riqualificazione aree dismesse, progettazione e programmazione del territorio partecipata, bioedilizia, etc.);·

ridurre l’impronta ecologica della macchina comunale attraverso misure ed interventi concreti ed efficienti (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, etc.);·

ridurre l’inquinamento atmosferico promuovendo politiche e progetti concreti di mobilità sostenibile (car-sharing, bike-sharing, car-pooling, trasporto pubblico integrato, piedibus, scelta di carburanti alternativi al petrolio e meno inquinanti, nel rispetto delle produzioni agricole locali, volta al soddisfacimento dei fabbisogni alimentari delle proprie comunità e della biodiversità, etc.);·

promuovere una corretta gestione dei rifiuti, visti non più come un problema ma come risorsa, attraverso la raccolta differenziata “porta a porta” e l’attivazione di progetti concreti tesi alla riduzione della produzione dei rifiuti (progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso, etc), in una politica che aspira al traguardo “rifiuti zero”;·

incentivare nuovi stili di vita negli Enti locali e nelle loro comunità, attraverso politiche e progettazioni atte a stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili (autoproduzione, filiera corta, cibo biologico e di stagione, sostegno alla costituzione di gruppi di acquisto, turismo ed ospitalità sostenibili, promozione della cultura della pace, cooperazione e solidarietà, “disimballo” dei territori, diffusione commercio equo e solidale, banche del tempo, autoproduzione, finanza etica, etc), favorendo il più possibile l’autoproduzione di beni e lo scambio di “servizi”, sottraendoli al mercato per una società della sobrietà ispirata ai temi della de-crescita.”

I Comuni che finora hanno vinto Il  “Premio Nazionale Comuni a 5 Stelle”, istituito nel 2007 dalla suddetta Associazione, sono:

Mezzago e Avigliana (2007), Ponte delle Alpi (2008), Bra (2009), Corchiano (2010), Castellarano (2011)

Inoltre è stata realizzata un’apposita mappa dove è possibile trovare tutti i Comuni italiani che hanno aderito all’iniziativa.

In Sicilia finora i Comuni aderenti sono soltanto Collesano (Pa) e Aci Bonaccorsi (Ct), dato che indica la necessità di un cambiamento prima di tutto culturale della nostra isola, poiché ancora non è abbastanza diffusa l’importanza della Cultura della Sostenibilità e dello stretto legame fra essa e la qualità della nostra vita.

E’ dovere di noi cittadini prenderne coscienza e partecipare a questo cambiamento di rotta. E’ nostro diritto   pretendere dalle P.A. di vivere in Comuni a 5 Stelle.

di Claudia La Rocca

Fonte: Il Grillo di Palermo

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