Problema Serit: Valutare l’opportunità di rescissione del contratto

Mercoledì 8 Agosto alle ore 10:00 è stato indetto in via straordinaria un Consiglio Comunale aperto sul tema Serit e Ufficio delle Entrate: quale migliore occasione per interrogarsi sull’effettiva attenzione che il Comune ha prestato, in questi anni, alla questione della riscossione coattiva delle proprie entrate.
Nonostante la riforma Tremonti del 2005 avesse previsto l’abolizione dell’affidamento in concessione del servizio nazionale della riscossione a favore della società Serit S.p.A., prevedendo l’affidamento a mezzo gara ad evidenza pubblica o naturalmente l’internalizzazione, i nostri Amministratori sono stati da sempre insensibili a tale opportunità, tutto questo anche dopo che il legislatore ha cercato di dotare i comuni di strumenti utili all’accertamento delle possidenze dei propri debitori attraverso l’accesso ad un’anagrafe tributaria “arricchita” di contenuti e dati, lasciando sempre ai Comuni il potere di riscuotere direttamente le proprie entrate.

“Con il decreto sviluppo del 2011 si è inoltre sancito con precisione il termine per l’abbandono del settore Enti Locali da parte di Equitalia S.p.a. (Serit Sicilia S.p.a nel nostro caso) , fissandolo al 1 gennaio 2012, ribadendo come i Comuni potessero utilizzare tanto le procedure di riscossione coattiva (disciplinate dal R.D. 639/1910 quanto quelle di cui al D.P.R. 602/1973 (quale ad esempio il fermo amministrativo). Quel che appunto veniva già stabilito da altre norme (D.L 209/2002), abrogate solo per evitare inutili duplicazioni normative. Con il decreto sviluppo si completava la scelta di campo in favore della gestione diretta della riscossione coattiva da parte dei comuni, concludendosi così il percorso iniziato con la riforma Tremonti.
Un segnale in parziale controtendenza è invece giunto dall’ultima manovra, che fa slittare al 2013 l’obbligo di bandire le gare per l’affidamento del servizio di riscossione, prorogando così fino al 31 dicembre 2012 gli attuali affidamenti ad Equitalia, peraltro generando anche una certa confusione “operativa”: oltre alla proroga per Equitalia è slittata alla fine del 2012 anche l’entrata in vigore della norma del decreto sviluppo che attribuiva (o meglio, confermava, abrogando norme di egual segno) ai Comuni il potere di utilizzare le procedure di riscossione cosiddette “rinforzate”..”

Ho letto in vari comunicati, che qualche Consigliere vorrebbe proporre alla Serit alcuni locali di proprietà Comunale, oltre all’eventuale accollo, a carico dei cittadini, di tutte le spese di gestione (luce, telefono, ecc), per invogliarli a restare.

Perché invece  Il Comune di Bagheria non sfrutta a suo favore la chiusura degli sportelli Serit S.p.a.. ?

Magari accelerando  tutte le procedure che portino alla riscossione diretta ?

Il non volersi attivare sorprende ancor di più se si pensa come gli strumenti per gestire direttamente le entrate – eventualmente anche in forma consortile, tra più enti – già esistano, e come non richiedano necessariamente l’impiego di ulteriore personale; consentendo anzi maggiori entrate e spese inferiori stabilendo nuovi criteri con condizioni, penalità o sanzioni, più favorevoli ai contribuenti, primo fra tutti la riduzione del cosiddetto agio, cioè la penalità nel caso in ciu la cartella non venga pagata entro 60 giorni, così come le altre sanzioni ed eventuali interessi.

Purtroppo Mercoledì come al solito rischieremo di non avere risposte in merito, proprio perchè tutto fa pensare che le ragioni politiche, la scarsa conoscenza della materia e probabilmente anche una diffusa pigrizia fungano da vero e propro freno … Speriamo di sbagliarci !

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